Biografia Brenno Bucciarelli

Così Brenno Bucciarelli descrive la sua formazione artistica e realizzazione umana

E' un foglietto di formato 7 x 9.5 cm

      


Brenno Bucciarelli nacque a Castelplanio il 7 ottobre del 1918 in un piccolo paese dei castelli jesini in provincia di Ancona, nella tranquilla regione marchigiana da Aida Romagnoli e Costantino Bucciarelli.

La madre Aida morì pochi mesi dopo la sua nascita e furono i parenti, in particolare i nonni e gli zii materni, a crescerlo e ad educarlo.

 

Dobbiamo ricordare soprattutto l’influenza del nonno materno Luigi Romagnoli, persona dai vasti interessi:  era presidente e direttore  della banda musicale del paese, conosceva personalmente il musicista Perosi e teneva una corrispondenza discreta con Giuseppe Verdi,  era vicepresidente dell’Unione di Cooperativa di Consumo a tutela dei consumatori e, a fianco della Società di Mutuo Soccorso, letterari, era l’orgoglioso proprietario della tipografia di Castelplanio.

 Il piccolo Brenno, curioso come tutti i bambini, cominciò a coltivare la sua passione per l'arte passando ore ed ore nella tipografia del nonno, respirandone l'aria odorosa di inchiostro e carta stampata.

 Con il passare degli anni continuò questo interesse per l’arte anche se i suoi studi “ufficiali” furono completamente diversi: studiò pianoforte da privatista e si diplomò nell’arte della ragioneria che divenne il suo lavoro di sostentamento dopo che nel 1952 si sposò con Adina Lampacrescia.

Ma l’amore per l’arte, nonostante gli studi ed il lavoro fossero agli antipodi, ritrovava continuamente la strada nella vita di Brenno Bucciarelli che a metà degli anni ’50 fondò la casa editrice “Le Edizioni d’Artista di Bucciarelli” nella città di Ancona dove visse fino al 1975.

Agli anni ’40 risalgono i primi tentativi di stampa artistica nella tipografia del nonno Luigi per poi trasferire alla tipografia Giovagnoli di Ancona i lavori della sua maturità artistica avvalendosi in seguito anche delle prestazioni tipografiche della tipografia Argalia di Urbino.

Sono degli anni ’50 i primi tentativi di stampa artistica: piccole pubblicazioni per gli amici in occasione del Natale e della Pasqua, delicati piccoli libri per il compleanno delle sue due figlie, Francesca Aida e Gabriella Maria, profumati e magici calendari nei capodanni di quegli anni fino ad arrivare nel 1956 alla vincita del concorso di arte grafica il “Carattere d’oro” , messo in palio da “Graphicus”, rivista del mondo grafico moderno di quegli anni.

Tutte le edizioni Bucciarelli sono su carta rigorosamente a mano, non per niente, la città di Fabriano, in provincia di Ancona, produce da secoli una delle migliori carte a mano, universalmente riconosciuta per la sua pregiata filigrana la cui storia* ora si può leggere e vedere nel Museo della Carta e Filigrana a Fabriano.

 Dai primi tentativi che lo introdussero dunque nell'incantato mondo dell’editoria d’arte giunse a curare nel tempo qualcosa come un centinaio circa di opere ufficiali che lo inseriscono a merito nella storia dell’editoria italiana, arte editoriale che coltivò per tutta la sua vita fino al 1985, pochi anni prima della sua morte.

 Ricco di inventiva e di sensibilità per il mondo degli artisti, anche sconosciuti, Brenno Bucciarelli conobbe nel corso degli anni pittori, scultori, poeti, scrittori che oltre a divenire suoi preziosi amici furono anche i protagonisti indiscussi di molte sue pubblicazioni: ricordiamo tra gli altri i pittori Virgilio Guidi   , Arnoldo Ciarrocchi  Orfeo Tamburi, Lucio Fontana, gli scultori  Enrico Manfrini e Lello Scorzelli, il poeta Giuseppe Ungaretti, scrittori come Fabio Tombari, Luigi Santucci; fu grande amico di Luigi Bartolini, anche lui marchigiano come pure di Pericle Fazzini, l’indimenticato artista della “Resurrezione” dell’Aula Paolo VI di P.L.Nervi in Vaticano e di tanti altri artisti che nutrirono il suo mondo editoriale fornendo testi e immagini per delle pubblicazioni che nella rigorosità delle forme sprigionavano dall’interno tutta la fantasia geniale dell’editore che amava ciò che veniva organizzando nella sua mente vivace ed estrosa.

 La maggior parte della vita editoriale delle Edizioni d’Artista di Brenno Bucciarelli si svolse nella città di Ancona, dove Brenno Bucciarelli visse fino al 1975 quando Monsignor Pasquale Macchi, segretario personale dell’allora Papa Paolo VI, conobbe queste pubblicazioni essendo anche lui grande amante del mondo dell’arte e gli offrì e nome del Santo Padre il posto di direttore della Libreria Editrice Vaticana nella Città del Vaticano dove rimase fino a 1985, prima con il Papa Montini, poi con Papa Luciani e infine con S.S. Giovanni Paolo II.

Durante il suo servizio alla Santa Sede come direttore della Libreria Editrice Vaticana donò un fondo delle edizioni Bucciarelli alla Biblioteca Apostolica Vaticana che lo onorò di una prestigiosa mostra delle sue opere nel Salone Sistino. In questo stesso periodo fu delegato della Santa Sede nel Consiglio per la cooperazione culturale europea a Strasburgo,

Gli anni della maturità espressiva, editorialmente parlando, furono i decenni dal sessanta al settanta durante i quali opere di indiscusso spessore contenutistico si ritrovano nell’unico catalogo delle edizioni Bucciarelli, datato 1974

Brenno Bucciarelli rimase sempre molto legato alla sua terra d’origine, in particolare al paese natio di Castelplanio di cui fu sindaco negli anni settanta dando un’impronta artistica anche al piccolo paese: ricordiamo una mostra dedicata all’amico incisore Luigi Bartolini a cui partecipò come ospite d’onore la figlia Luciana oltre al Provveditore agli Studi di Ancona di quel periodo, lo scrittore Valerio Volpini (direttore per alcuni anni del quotidiano vaticano “L’Osservatore Romano”) che inaugurò con il suo discorso la mostra, l’editore d’arte Scheiweller ,

il critico d’arte Luigi Dania

ed il giornalista Dario Zanasi oltre a tante personalità del mondo politico e non.

 

16.11.1954 - Fra le opere di Bruno da Osimo   

 

 (work in progress)

 

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